venerdì 27 settembre 2019

Floriana Bulfon 5 Ottobre c/o Binario 49


#savethedate. 5 ottobre. Binario49 
Floriana Bulfon, giornalista d’inchiesta freelance scrive per l’Espresso e Repubblica, è inviata per RaiUno e collabora con I dieci comandamenti RaiTre. È autrice di Grande Raccordo Criminale (Imprimatur) il libro che ha descritto in anticipo il sistema di Mafia Capitale. Ha realizzato inoltre i documentari ‘Invisibili’ e ‘Vite sospese’ promossi da Unicef. Si occupa di criminalità organizzata, terrorismo internazionale, pedofilia e cyber security. Ha vinto importanti riconoscimenti quali il Premio Carlo Azeglio Ciampi Schiena dritta, il premio Internazionale Luchetta e il Premio Pietro di Donato. Laureata in filosofia e scienze giuridiche, ha conseguito un MBA con borsa di studio al merito.


CASAMONICA  La storia segreta 
Sono saliti all’onore delle cronache nel 2015, con il funerale stile “Padrino” del capostipite Vittorio, e poi nel 2018, con il blitz delle forze dell’ordine nella loro roccaforte di Porta Furba e quando le loro opulente ville abusive sono state demolite dallo Stato, sotto i riflettori dei media e della politica. Ma i Casamonica vivevano e operavano a Roma dalla metà degli anni Sessanta, nascosti in piena vista, affermando il loro potere, a uno a uno, sui quartieri sud-orientali della città: Porta Furba, appunto, e poi Vermicino, Tor Vergata, Cinecittà, Quadraro, Tor Bella Monaca fino al confine dell’autostrada per Napoli.
Dalla cronista che meglio di tutti ha indagato sulla “Famiglia” venendo minacciata, la prima inchiesta sulla storia criminale del momento, che coincide in modo inquietante con la storia di Roma degli ultimi trent’anni. Il testo racconta le sue gesta, le violenze, il folklore e le dinamiche criminali utilizzando gli atti giudiziari – ricchissimi di intercettazioni – e la testimonianza diretta dell’autrice, che ha vissuto infiltrata nel loro territorio ed è riuscita a entrare nella loro “reggia” di Porta Furba, per conoscerli di persona nel cuore della famiglia. Un documento giornalistico straordinario e di estrema attualità, uno squarcio sulla realtà nascosta delle periferie della capitale. Prefazione di Giuseppe Pignatone.

CON POSSIBILITA' DI APERICENA PRESSO BINARIO49 APERTURA LOCALI DALLE 19:30

mercoledì 21 novembre 2018

9 dicembre ore 17 ,Circolo Kessel:Sulla Mia Pelle


Campagna tesseramento 2019

Cavriago ,21 Novembre 2018

Si apre la campagna di tesseramento per l'anno 2019 a sostegno dell'Associazione
€ 30,00 quota base
€ 10,00 studenti 
per info contattateci qui o al n. 349/1758947 (wa)

"CULTURA: parola da salvare, da recuperare, da rincorrere, da non lasciarsi sfuggire
Cultura, dal latino colere: Coltivare...Nel senso di coltivare valori, passioni, progetti..... "
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questi siamo noi
 Associazione Culturale Carmen Zanti

2 Dicembre: A cena con

ANDREA MINGARDI

Andrea Mingardi torna alla parola scritta e lo fa, questa volta, per raccontare la sua realtà quotidiana, quella di chi svolge la professione di cantante.
Una biografia, ma anche qualcosa in piu: un viaggio, narrato nello stile schietto e divertente che caratterizza l'artista, attraverso i tanti anni trascorsi tra sale di registrazione e palchi, raccontandone le gioie, le frustrazioni, i mutamenti mal digeriti, gli amici, la musica, unica e indiscussa protagonista di queste pagine. Perchè la Professione cantante è dura, le soddisfazioni arrivano solo dopo tante porte in faccia, e se si intraprende questo percorso lo si fa solo per una ragione: perchè la sia ama.

La serata è organizzata in collaborazione con Osteria Rosso diVino con scopo di finanziare e sostenere le attività dell'Associazione Carmen Zanti, che si autofinanzia e offre incontri gratuiti a tutti i partecipanti

Su prenotazione  dettagli sul volantino
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Vi aspettiamo!

lunedì 29 ottobre 2018

Carlo Lucarelli,Giovedi 8 Novembre ore 21, Cavriago

Altro appuntamento imperdibile, quello di Giovedi 8 Novembre ore 21, presso la sala del Consiglio di Cavriago con un ospite da "paura": Carlo Lucarelli.





Carlo Lucarelli è nato a Parma e ha esordito nel 1990 con ‘Carta Bianca’. Ad oggi ha pubblicato oltre 20 romanzi, diversi saggi e raccolte di racconti. Gli ultimi romanzi pubblicati sono ‘Albergo Italia’ (2014), ‘Il tempo delle iene’ (2015), ‘Intrigo italiano’ (2017 e 2018) e ‘Peccato mortale’ (2018) con protagonista, dopo molti anni, di nuovo il suo primo personaggio: il commissario De Luca. 

Amatissimo di racconti e romanzi che uniscono il gusto dell’inchiesta storica alla ingegnosa tessitura di trame gialle e noir, è anche geniale ideatore e conduttore di trasmissioni televisive e sceneggiatore. 

Il suo nuovo romanzo “Peccato mortale, un’indagine del commissario De Luca” (Einaudi Stile libero) è un tuffo nei 45 giorni tra la caduta di Mussolini e l’armistizio dell’8 settembre 1943. 

«Un periodo storico che studio da molto tempo  (ha firmato anche “Carta bianca”, “L’estate torbida” e “Via delle oche”, sempre con protagonista il commissario De Luca). Gli italiani allora avevano tre preoccupazioni: cosa mettere in tavola, prevedere dove avrebbero bombardato, e interrogarsi se figli e i mariti sarebbero tornati vivi dalla guerra in Russia. Chi si addormentò alle 23 di quel 25 luglio lo fece nell’Italia fascista, che alle 23.15 non lo era più. Un momento di transizione e confusione in cui niente è come appare. Un periodo storico pieno di contraddizioni, perfetto per una trama gialla e che racconta il nostro modo di essere italiani ancora oggi». 

«Perché il rumore di fondo del fascismo   non ci ha mai abbandonati. Sentiamo l’eco di quei fantasmi, a volte le stesse parole del duce, gli stessi ragionamenti razzisti che si facevano contro gli ebrei e contro gli africani colonizzati. Allora il mio commissario De Luca preferì voltare la testa da un’altra parte, ma l’indifferenza è un’abitudine che persiste. Questo è pericoloso. Siamo brava gente quando vogliamo, ma quando non vogliamo siamo cattivissimi».

Il commissario De Luca, (in tivù interpretato con grande successo da Alessandro Preziosi) non è né un fascista né un antifascista, fa il suo mestiere con passione, è un fedele servitore dello Stato. 

Personaggio tormentato, nasce in parti uguali dalla inventiva letteraria e dai documenti storici e nelle tre inchieste che lo hanno visto già protagonista la storia e la cronaca nera si incrociano a cavallo tra l’ultimo mese di Salò e le elezioni del 1948, anni tremendi che lo cambiano, da eccellente poliziotto, a epurato, a reintegrato nei ranghi.

martedì 25 settembre 2018

Il Futuro dopo Lenin

     Dopo una breve pausa estiva riprendono gli appuntamenti con L'Associazione Carmen Zanti.                     19 Ottobre ore 21, presso la Sala Del Consiglio,Cavriago

Una terra di mezzo, una terra di nessuno popolata da mafiosi, terroristi e trafficanti, l’ultimo baluardo dell’Unione sovietica, il buco nero dell’Europa dell’Est, e chi più ne ha più ne metta. La Transnistria viene descritta così da moltissime testate italiane e internazionali: un “paese-non-paese” dove regnano anarchia e contrabbando e dove è meglio non mettere piede se non si è leninisti o amici del Cremlino. Ma quanto c’è di vero in tutte queste descrizioni stereotipate?
Tre giovani autori hanno deciso di scoprirlo sulla propria pelle, mettendosi in viaggio alla scoperta di questo fazzoletto di terra racchiuso tra Moldavia e Ucraina e che fa capolino sulle mappe in modo ambiguo. E il risultato di questo viaggio si chiama “Il futuro dopo Lenin. Viaggio in Transnistria”, un libro pubblicato da Dots Edizioni nato un po’ per caso dall’incontro di due giornalisti e un fotoreporter
l viaggio dei nostri giovani autori, tra foto e interviste ai locali grazie alla conoscenza del russo di Martina, cerca di vederci chiaro, anche se probabilmente non soddisferà al 100% tutte le vostre domande su questo paese assurdo, dove più che il comunismo si è arenato un nuovo tipo di capitalismo. Ma se “Il futuro dopo Lenin. Viaggio in Transnistria” non risponderà a tutti i vostri quesiti, non biasimate i suoi autori, né tanto meno la gente locale che vive in questo “villaggio Potëmkin, dove il comunismo è rimasto lì per far da fondale”.

Un futuro senza Lenin?
“Sono Lenin e vodka quanto noi siamo spaghetti e mandolino.”
Non è stata solo la voglia di avventura e l’ebbrezza di ritornare indietro nel tempo, “scoprendo” l’ultimo bastione comunista, a far percorrere ai nostri tre curiosi chilometri e chilometri a bordo di un’auto targata Sondrio, da Pordenone a Tiraspol’, attraversando Slovenia, Ungheria, Romania e Moldavia, e toccando i confini d’Europa. I membri del collettivo volna mare, appassionati di Est Europa e spazio post-sovietico ognuno a modo suo, hanno voluto verificare con i loro occhi tutto quello che si raccontava sulla Transnistria seguendo la dicitura “se non vedo, non credo”.
E a noi non resta che credere alle loro testimonianze, testimonianze che varcano i confini post-sovietici, alla ricerca degli stivali di Stalin (a Budapest), delle minoranze linguistiche della Gagauzia (Moldavia del Sud) e del Batman-Lenin che troneggia davanti al Soviet Supremo di Tiraspol’, la capitale transnistra. Non dimenticano una tappa a Bendery, città sulla sponda ovest del Dnestr, che omaggia la cittadina emiliana di Cavriago intitolandone una via. Il motivo? Viene svelato nel libro!

Floriana Bulfon 5 Ottobre c/o Binario 49

#savethedate. 5 ottobre. Binario49  Floriana Bulfon,  giornalista d’inchiesta freelance scrive per l’Espresso e Repubblica, è in...